Info

Informazioni sul finanziamento:

Finanziatore: EIT-Climate KIC

Call: Climate Innovation Ecosystems 2/2018

Coordinatore: Alessandro Gretter

Costo totale del progetto: 1.492.303,75 euro

Durata: 01.11.2018 - 31.10.2021

Università/Dipartimento: Fondazione Edmund Mach, Centro Ricerca e Innovazione

Partner: Fondazione Edmund Mach, Comune di Birmingham, Climate KIC, Comune di Goteborg, Hub Innovazione Trentino, Università di Trento

Email: climate@fmach.it

Rotaliana Koenigsberg

Trentino HUB

Rotaliana Koenigsberg

La Piana Rotaliana è rinomata per la sua eccellente produzione di vino e altri prodotti agricoli di pregio (mele, asparagi, ecc.) e per la sua bella posizione rurale e storica tradizionale. L'area è posta all'incrocio di diverse valli e numerose infrastrutture. I fiumi Adige, Noce e Avisio, l'Autostrada che va dalla Pianura Padana alla Germania (Verona-Monaco di rilevanza Europea), Ferrovie Internazionali e Regionali, 2 strade nazionali, molte altre strade locali o rurali, canali d'acqua e piste ciclabili stanno frammentando il terreno della Piana con un evidente impatto della connettività ecologica e dell'uso del suolo.

In tempi recenti, la principale istituzione locale ha definito nuovi documenti e strategie di pianificazione ed infrastruttura. Tra gli altri è stato condotto uno studio per la creazione di un “Agro-Distretto”. L'obiettivo è trovare modelli e strumenti di governance alternativi e innovativi per valorizzare i diversi elementi ecologici, agricoli e culturali dell'area della Piano Rotaliana. In particolare, valorizzare le produzioni “minori” (ovvero gli ortaggi) e i piccoli agricoltori, garantire la connettività ecologica, proteggere da eventi estremi (es. alluvioni improvvise nell'area e alla vicina città di Trento), valorizzare prodotti e paesaggi locali (facilmente raggiungibile in bici, treno o funivia).

Nonostante quanto assicurato dalla Legge regionale (che può sostenere la realizzazione di “Parchi rurali”) in accordo con la Comunità di Valle, i comuni e le principali parti interessate hanno avviato un processo di dialogo. Il processo è necessario per definire quali sono gli obiettivi comuni, la limitazione spaziale e tutto il quadro finanziario e giuridico di sostegno. Fino ad ora il processo ha consentito diversi incontri tra i comuni, i cittadini e le principali parti interessate che hanno dimostrato che sebbene i produttori agricoli stiano facendo molti sforzi per ridurre l'impatto negativo della produzione (pesticidi, gestione delle acque, nuove varietà, sistemi di trasformazione efficienti) sono ancora spaventati dall'idea del “parco”. Questa breve visione dei produttori agricoli rimane un ostacolo concreto a un ulteriore progresso nel processo. Il coinvolgimento della popolazione giovane potrebbe aiutare ad affrontare questo problema. In una fase successiva, quando verrà individuata un'adeguata entità giuridica economica che possa definire il parco, si dovranno implementare alcune ulteriori attività pilota con finalità produttive, sociali, protettive e ricreative.