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Carta di San Michele all'Adige | La Carta di San Michele all'Adige

Appello per la tutela della biodiversità delle sottospecie autoctone di Apis mellifera Linnaeus, 1758 in Italia

Questo documento, stilato e firmato da esponenti della ricerca scientifica e da personalità di rilievo del mondo dell’apicoltura e dell’ambientalismo, vuole sottoporre alle amministrazioni politiche l’urgenza di accordare un’adeguata protezione faunistica all’ape mellifica (Apis mellifera Linnaeus, 1758) e, in particolar modo, alle sue sottospecie autoctone. Questa specie, pur essendo gestita dagli apicoltori da molti millenni, non può essere considerata un animale domestico e, laddove la specie è autoctona, ricopre un ruolo insostituibile, in quanto insetto pronubo delle flore locali e quindi tipico esempio di servizio ecosistemico, indispensabile per la conservazione della biodiversità ed il mantenimento degli equilibri naturali locali. A. mellifera è un insetto originariamente distribuito in gran parte dell’Europa, tutta l’Africa e il Madagascar, il Medio Oriente, parte della Penisola Arabica e alcune zone dell’Asia Centrale. Dall’Europa l’ape mellifica è stata poi introdotta nelle Americhe, in Asia ed in Oceania. Come per tutte le specie selvatiche, il percorso evolutivo e le attuali caratteristiche biologiche dell’ape mellifica, rendono fondamentale per questa specie l’adattamento all’ambiente in cui vive. Questo adattamento alle diverse condizioni ambientali presenti nel suo vasto areale originario, unitamente alle vicissitudini geologiche e climatiche delle ere passate, ha determinato la suddivisione di A. mellifera in 25 sottospecie, ognuna originariamente ben adattata alla propria area geografica. Proprio per questo, il Bacino del Mediterraneo, per la sua grande varietà di ambienti, esprime la maggiore diversità intraspecifica della specie.
Nell’ultimo secolo e mezzo, i progressi tecnologici generali e interni al mondo dell’apicoltura stessa, hanno però involontariamente causato un devastante impoverimento genetico di molti di questi popolamenti locali, con evidenti ripercussioni sotto l’aspetto produttivo e sanitario, mettendo in serio pericolo la conservazione, in Europa, delle sottospecie autoctone di Apis mellifera. Questo sta già provocando gravi ripercussioni sugli equilibri ecologici, sul sistema di produzione degli alimenti e non da ultimo anche sull’apicoltura. In questo documento sono esposti in modo puntuale gli argomenti scientifici alla base di questa criticità sulla base dei quali si potrà procedere, secondo varie modalità operative, ad azioni concrete volte alla salvaguardia dell’ape mellifica anche e soprattutto come entità biologica. Questo documento non vuole essere in contrapposizione con quanto il mondo dell’apicoltura sta facendo, ma fa parte da una visione più globale del gravissimo problema del declino delle api mellifiche.

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